Intestazione

Che fare se tuo figlio ascolta rap che incita all'odio?

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Jeanette Kuster

Pubblicato

13.02.2023

Teenager hört auf Kopfhöhrern Musik

I ragazzini amano le hit di Capital Bra e altri rapper. Ma i testi e i video spesso sessisti fanno rabbrividire i genitori. Come reagire?

Se fino a poco tempo prima erano le canzoncine dell'Antoniano a echeggiare dalla cameretta, ora dalla sua porta chiusa rimbomba quotidianamente musica rap. Ai ragazzini piace questa sorta di canto parlato. Ai genitori invece, decisamente meno perché spesso i testi contengono messaggi misogini se non di vera e propria incitazione alla violenza.

Capital Bra

Rapper Capital Bra

Qualche esempio? «Bitch, ogni giorno / non mi lasciano libero. […] Schiocco le dita, / arrivan in un secondo. / […] / Anche tua mamma è una mia ex. / Le piace bere a canna, / non vuole il bicchiere […] Museruola e collare. / Lei la tratto come un cane, / vuole che le faccio male”).» Queste righe sono di Fedez, il rapper più pervasivamente presente nel mondo italofono.

E nel rap in lingua italiana, quanto a sessismo Fedez figura tra i personaggi che si presentano come più innocenti. Ma per molti genitori già con testi del genere si oltrepassa il limite. Come devono allora reagire i genitori se i loro figli ascoltano all'infinito questi brani o se si mettono addirittura a rappare testi analoghi?

Comunicare senza rimproverare

Ingrid Broger, specialista in competenze mediatiche presso Pro Juventute, consiglia di affrontare il tema sessismo senza rimproverare: «Conviene innanzitutto chiedere al ragazzino cosa secondo lui significhino parole del genere.»

Spesso infatti è del tutto inconsapevole di cosa venga esattamente detto nella sua canzone preferita. A quel punto, i genitori dovrebbero spiegare i pensieri e sentimenti che quelle parole suscitano in loro come genitori. «La madre dica chiaramente: «Come donna trovo queste parole degradanti. Per me significano che la donna viene ridotta a oggetto sessuale», afferma Broger.

I divieti indeboliscono il rapporto

Ci sta tutta che sulle prime il teenager strabuzzi gli occhi scocciato. Mantieni però la conversazione su un tono oggettivo e non minacciare subito di punire il tuo teenager se dovessi mai sentirgli usare espressioni come quelle delle canzoni. «Simili divieti possono indebolire il rapporto con l'adolescente», afferma Broger.

«Meglio ascoltarlo con calma, spiegare il proprio punto di vista e chiedere al proprio figlio o alla propria figlia di non usare espressioni degradanti e offensive.» Per l'esperta è importante anche spiegare ai figli che le parole offensive possono avere conseguenze penali.

Come reagisci se tuo figlio o tua figlia ascolta musica con contenuti sessisti?

Nel gergo giovanile le parole hanno spesso un senso diverso

Invertendo i termini del problema, anche i genitori hanno bisogno di qualche spiegazione. Se prima la parola «bitch», regolarmente usata nei testi rap, era un insulto grave e volgare, oggi nel gergo giovanile ha un significato molto più innocuo e viene persino usata per scherzo come allocuzione tra amiche. Se un genitore lo sa, può comprendere e gestire più serenamente il gergo utilizzato dai figli.

«Ma non fa certo male ricordare ai teenager il significato originario della parola», precisa Broger. La lingua che usiamo influisce infatti sul nostro pensiero e il modo in cui pensiamo influisce a propria volta sul nostro comportamento.

Perché la donna viene rappresentata così?

A proposito di comportamento: quanto a sessismo, i video delle canzoni non hanno nulla da invidiare ai testi. I rapper si presentano volentieri come strafottenti gangster che si circondano di donne in abiti succinti. La videocamera zooma continuamente su seni e fondoschiena, la donna è ridotta al suo mero corpo. «Rappresentazioni del genere sono assolutamente in grado di condizionare gli adolescenti», afferma Ingrid Broger.

È allora tanto più importante che i genitori si interessino di ciò che la figlia o il figlio consumano online e che cerchino sempre il dialogo. Le domande aperte facilitano lo scambio: «Chiedete in termini generali perché uomini e donne siano rappresentati così. Anche nei videoclip come pure nella pubblicità e sui social, perché il sessismo non si limita affatto al solo rap», dice l'esperta.

Se il dialogo non procede bene, puoi anche impostarlo come se fosse un gioco: «Mia figlia allora dodicenne e io abbiamo impostato una specie di gara a chi individuava per prima delle rappresentazioni irrealistiche», racconta Ingrid Broger. «Così abbiamo ad esempio notato che nelle serie televisive le donne anche appena sveglie sono quasi sempre truccate e pettinate.» E gli uomini? Scoprilo tu di persona insieme a tuo figlio!

Foto: Getty Images